Progettazione di un Intervento Formativo
Quando si parla di Progettazione, si Intende Progettare in modo Creativo, Strategico e Innovativo un Intervento Formativo che possa colmare un Gap Personale o Aziendale.
La Formazione, si Attua all’interno di Aziende, Istituzioni o in generale in contesti in cui vi è un bisogno teorico o pratico da soddisfare sviluppando così il Potenziale delle Risorse.
Il Bisogno Formativo nasce dal rapporto tra Individuo ed Organizzazione.
Solitamente ciò avviene quando vi è necessità di Cambiamento, ed il miglior modo per far sì che questo accada è mettere in Atto la Formazione.
Con la Formazione, il Dipendente e l’Azienda possono dirigersi verso lo stesso Obiettivo, creando una circostanza di Benessere Aziendale.
La Formazione è importante che sia Continua.
Essa farà in modo che l’azienda e i suoi dipendenti possano stare al passo con i tempi, superare le crisi che si presentano e cavalcare l’onda del cambiamento improvviso.
Il Processo Formativo è formato da sei fasi:
- Analisi dei Bisogni;
- Progettazione di un Intervento Formativo;
- Attuazione dell’Intervento Formativo;
- Valutazione dei Risultati;
- Analisi dei Bisogni.
Analisi dei Fabbisogni Aziendali
L’analisi dei Fabbisogni si effettua prima di qualsiasi Intervento Formativo.
Vengono presi in considerazione i Bisogni Aziendali e Individuali, Progettando su Misura un Intervento Formativo che possa calzare in perfezione l’Obiettivo da raggiungere, rendendo efficace la Formazione svolta.
Quindi in questa fase si tiene conto delle Dinhamiche dei Valori , della Vision e della Mission Aziendale , della Formazione precedente progettata ed erogata al suo interno; dei Valori e delle Potenzialità delle Risorse che lavorano per l’azienda.
La Progettazione di un Intervento Formativo
La Progettazione di un Intervento Formativo è il trasferimento delle Attività decise durante l’Analisi dei Fabbisogni.
Qui è fondamentale la Pianificazione di:
Obiettivi, Focus Centrale, Contenuti, Metodologie d’Aula, Tempistiche, Strumenti e Costi.
Le Informazioni acquisite durante l’Analisi dei Fabbisogni, sono indispensabili per la fase di Progettazione.
Nella Progettazione bisogna porre attenzione
- Se la Formazione sia effettivamente adeguata al Gap da colmare, definendo le condizioni da utilizzare.
- Essere schietti e trasparenti non creando così false Aspettative nè all’Azienda nè ai Dipendenti.
- Valutare statisticamente i Risultati raggiunti.
- Comprendere quali e come erogare i Contenuti.
- Essere a conoscenza del numero di Partecipanti, che possono consistere in un gruppo di persone o un singolo individuo.
- In una buona Progettazione saranno scelti Trainer con spiccate competenze Formative e relative agli obiettivi da raggiungere.
- Bisogna distaccarsi da quei Trainer definiti “Lucidatori”, ovvero coloro che presentano una Formazione a Catalogo, uguale per tutti, non rendendo l’Evento Irripetibile.
Nella Progettazione Bisogna valutare tutti i dettagli .
Svolgere la Formazione durante le ore lavorative o in orari extra?quest’ultimo passaggio può essere rischioso, viene considerato come qualcosa di non inerente al lavoro, rendendo i Partecipanti Passivi.
Invece vi deve essere l’idea che la Formazione sia uno strumento che giovi al miglioramento del nostro stesso Lavoro, sia da un punto di vista Tecnico che Comportamentale.
I Dipendenti, infatti, spesso non sono del tutto consapevoli, percependo così la Formazione come una perdita di tempo che potrebbe essere speso diversamente.
Ad esempio, nell’Erogazione del Programma Formativo, bisogna ben distribuire i Contenuti, poichè i Partecipanti, dopo una tempistica prestabilita (circa 20 minuti), possono perdere la Concentrazione, per far sì che quest’ultima si mantenga, un buon Trainer dovrà gestire i Toni, i Gesti e le Metodologie d’Aula per mantenere un alto grado di Attenzione. E’ importante quindi svolgere una Formazione prettamente Interattiva, essere Versatili tra le varie Modalità di Erogazione dell’Intervento Formativo, Introdurre delle brevi Pause.
Nella Progettazione vengono definiti in modo chiaro e coinciso gli Obiettivi da Raggiungere; ovvero le conoscenze e competenze sviluppate dai Partecipanti dopo la Formazione.
La Progettazione, proprio per la sua complessità, si suddivide in Macroprogettazione e Microprogettazione.
La Macroprogettazione è una Progettazione globale dell’intero Intervento Formativo, nella Microprogettazione, invece vengono inseriti i dettagli, entrando nel particolare, rendendo la Formazione Personalizzata, Innovativa e Professionale inerente l’area interessata.
La Macroprogettazione
E’ la leva portante, poichè con essa si stabiliscono gli Obiettivi da raggiungere e il Risultato finale dell’Atto Formativo.
E’ composta da:
- OBIETTIVI: durante l’Analisi dei Fabbisogni viene stabilito l’Obiettivo. Cosa saprà fare il partecipante alla fine del Percorso Formativo?
- TARGET: a chi è rivolto il corso?
- CONTENUTI: si definiscono i contenuti in modo sommario.
- MODALITA’ DI EROGAZIONE DELL’INTERVENTO: si stabilisce in che modo sarà svolto il corso: in aula, training on the job, e-learning;
- LOGISTICA E TEMPI: la sede può essere residenziale, semi-residenziale o aziendale;
- COSTI: diretti o indiretti.
La Microprogettazione
La Microprogettazione entra nel Dettaglio dell’Azione Formativa, specificando l’intero Programma, con tutti i Contenuti, le Simulazioni, le Dinamiche di Gruppo, gli Strumenti che andrà ad utilizzare, il luogo e le modalità orarie. Ogni argomento sarà esplicitato nel particolare e gli verrà gestito da un Trainer con una tempistica prestabilita.
Solo dopo un’accurata e dettagliata Progettazione si potrà volgere all‘Attuazione dell’Intervento Formativo.